Ai sensi della Direttiva 2000/60/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 23 ottobre 2000 (e successive modifiche)
Descrizione
Nel 2000 la Comunità Europea ha emanato una direttiva “per istituire un quadro per la protezione delle acque superficiali interne, delle acque di transizione, delle acque costiere e sotterranee”, emendata più volte negli anni successivi.
L’obiettivo della direttiva è la riduzione dell’inquinamento delle acque superficiali e sotterranee, oltre che la protezione e il miglioramento dello stato degli ecosistemi acquatici.
Al fine di documentare lo stato attuale e verificare i risultati raggiunti, ogni paese membro dell’UE è tenuto, tra l’altro, a verificare lo “stato chimico” delle acque superficiali in ciascun distretto idrografico. Tale stato chimico è definito dal monitoraggio delle cosiddette “sostanze prioritarie, le cui concentrazioni massime accettabili derivano da valutazioni tossicologiche”.
Il Decreto stabilisce la media annuale (AA-EQS) e le concentrazioni massime ammissibili (MAC-EQS), distinguendo tra “acque superficiali interne” come fiumi e laghi e “altre acque superficiali” come acque costiere.
Al fine di documentare lo stato attuale e verificare i risultati raggiunti, ogni paese membro dell’UE è tenuto, tra l’altro, a verificare lo “stato chimico” delle acque superficiali in ciascun distretto idrografico. Tale stato chimico è definito dal monitoraggio delle cosiddette “sostanze prioritarie, le cui concentrazioni massime accettabili derivano da valutazioni tossicologiche”.
Il Decreto stabilisce la media annuale (AA-EQS) e le concentrazioni massime ammissibili (MAC-EQS), distinguendo tra “acque superficiali interne” come fiumi e laghi e “altre acque superficiali” come acque costiere.
I metodi di analisi utilizzati nel contesto della direttiva quadro sulle acque devono soddisfare determinati criteri di rendimento (2009/90 / CE), precisando che, laddove tali criteri non siano traguardabili, il monitoraggio debba essere effettuato utilizzando “le migliori tecniche disponibili senza comportare costi eccessivi”.
I valori di LOQ richiesti per le acque superficiali interne risultanti sono espressi come “concentrazioni totali nell’intero campione d’acqua”, il che significa che anche gli analiti adsorbiti dalle particelle devono essere inclusi nel computo totale.
La soluzione proposta da SRA Instruments in collaborazione con Gerstel GmbH, prevede l’utilizzo della tecnica SBSE (Stir Bar Sorbtive Extraction), ovvero un arricchimento su PDMS che comporta una preparativa manuale estremamente ridotta.
Il dispositivo utilizzato allo scopo, brevetto esclusivo di Gerstel, è denominato Twister®, ed è costituito da una ancoretta magnetica con rivestimento in vetro su cui è fissato un volume definito di polidimetilsilossano (PDMS) o etilenglicole-polidimetilsilossano (EG-silicone). Mettendo semplicemente l’ancoretta in agitazione nel campione si ottiene l’estrazione esaustiva degli analiti. Successivamente i Twister vengono desorbiti termicamente e focalizzati nel sistema di termodesorbimento Gerstel (TDU2/CIS4), per essere poi trasferiti quantitativamente in colonna.
Il metodo sviluppato Twister-TDU-GC-MS / MS consente la determinazione contemporanea di circa 100 contaminanti partendo da un volume di campione pari a 100 ml, includendo, come prescritto dalla normativa, la frazione eventualmente adsorbita sul sedimento.
I valori di LOQ richiesti per le acque superficiali interne risultanti sono espressi come “concentrazioni totali nell’intero campione d’acqua”, il che significa che anche gli analiti adsorbiti dalle particelle devono essere inclusi nel computo totale.
La soluzione proposta da SRA Instruments in collaborazione con Gerstel GmbH, prevede l’utilizzo della tecnica SBSE (Stir Bar Sorbtive Extraction), ovvero un arricchimento su PDMS che comporta una preparativa manuale estremamente ridotta.
Il dispositivo utilizzato allo scopo, brevetto esclusivo di Gerstel, è denominato Twister®, ed è costituito da una ancoretta magnetica con rivestimento in vetro su cui è fissato un volume definito di polidimetilsilossano (PDMS) o etilenglicole-polidimetilsilossano (EG-silicone). Mettendo semplicemente l’ancoretta in agitazione nel campione si ottiene l’estrazione esaustiva degli analiti. Successivamente i Twister vengono desorbiti termicamente e focalizzati nel sistema di termodesorbimento Gerstel (TDU2/CIS4), per essere poi trasferiti quantitativamente in colonna.
Il metodo sviluppato Twister-TDU-GC-MS / MS consente la determinazione contemporanea di circa 100 contaminanti partendo da un volume di campione pari a 100 ml, includendo, come prescritto dalla normativa, la frazione eventualmente adsorbita sul sedimento.
Note Applicative
Determination of Contaminants in Surface Water in the Context of the EU Water Framework Directive
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