Il VUV è un rivelatore GC che opera nella regione spettrale compresa tra 120 e 240 nm dove molti composti organici mostrano un forte assorbimento. La possibilità di registrare uno spettro attribuibile a queste transizioni elettroniche molecolari permette quindi di riconoscere in modo univoco molecole e classi di composti.
I rifiuti di plastica rappresentano uno dei principali rischi ambientali; in questa ottica si sta cercando di creare un’economia circolare della plastica riutilizzandola o riciclandola invece di ricorrere all’incenerimento o allo smaltimento in discarica.
Due sono i principali metodi di trattamento di questo rifiuto: il riciclaggio meccanico e il riciclaggio delle materie prime (chimiche) dove quest’ultimo coinvolge tecnologie di gassificazione o pirolisi. Il processo di pirolisi produce oli di composizione variabile che necessitano di analisi accurate per consentirne la corretta lavorazione come materia prima.
A questo scopo, è possibile utilizzare la gascromatografia abbinata alla rivelazione ultravioletta sotto vuoto (GC-VUV) per analisi di:
- paraffine
- isoparaffine
- olefine
- nafteni
- aromatici – PIONA in oli di pirolisi che vanno da C5 a C64, con limite di rilevazione dello 0,2% in peso.
La soluzione GC-VUV è in grado di caratterizzare gli oli pirolitici nei suoi principali gruppi costituenti.
L’analisi VUV identifica e quantifica automaticamente i gruppi e ciò ha portato a risultati dettagliati e affidabili, senza limitazioni alla composizione chimica della carica. Comprendendo la composizione di questi oli, i rifiuti di plastica possono essere trasformati efficacemente in materia prima.